4 giugno 2020

L'Equilibrio dei Secondi, storia vera da leggere d'un fiato




Ci sono cose difficili da dire, talmente difficili che si preferisce indossare una maschera con un bel sorriso stampato sopra. Ma, nel tentativo di nasconderlo pure a se stessi, quel male diventa sempre più pesante. E non è possibile farla franca per sempre, così il dolore respinto in fondo all'anima prima o poi chiede il conto. Magari lo fa nel momento più assurdo, quando tutto sembra essere tranquillo.
Senza preavviso travolge tutto e tutti come un fiume in piena, e l'unico modo per non annegare e venirne fuori è raccontare il male vissuto.

Nasce così "L'equilibrio dei secondi", una piccola autobiografia scritta da un ragazzo di ventidue anni. Alessando Cordiali è conciso, diretto, non si dilunga in tanti particolari ma riesce a toccare temi importanti con una profondità e una limpidezza spiazzante.
A partire dalla sua sedia rotelle che, tra le vicissitudini narrate, appare come un fantasma che, sì,  lo libera dall'immobilità, ma diventa pure un grande ostacolo di fronte alle tante barriere materiali e agli stereotipi sulla condizione di "disabile". 

E tra le amicizie, i problemi scolastici, gli amori, gli struggimenti e le situazioni anche comiche in cui diventa facile rispecchiarsi ed empatizzare con l'autore, appaiono delle ombre lunghe e cupe che si stagliano sullo sfondo del racconto: è quello che non ci si aspetta, perchè dovrebbe già bastare ciò che è visibile a tutti. Invece no, e per questo la storia non è affatto scontata. 

Una narrazione che, citando la trama sulla copertina del libro, "ci farà arrabbiare, imprecare, protestare, persino odiare. Ma riusceremo, alla fine, anche a ridere e a sognare. Proprio come è riuscito a fare Alessandro".
Il libro al momento è in vendita su Mondadori Store  e su La Rambla Edizioni
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